L'anima
La saggezza dei nostri Padri
Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim (Colonia, 14 settembre 1486 – Grenoble, 18 febbraio 1535) è stato un alchimista, astrologo, esoterista e filosofo tedesco.
Divenne medico personale di Luisa di Savoia nonché storiografo di Carlo V; riuscì a sfuggire all'Inquisizione.
Il suo pensiero risiede essenzialmente nella sua opera più importante, il De occulta philosophia, scritta nell'arco di circa venti anni, dal 1510 al 1530: la filosofia occulta è la magia, considerata «la vera scienza, la filosofia più elevata e perfetta, in una parola la perfezione e il compimento di tutte le scienze natura,
La sua opera principale " la filosofia occulta" è quella che sto rileggendo in questi giorni di calura in cui preferisco stare in casa piuttosto che fuori.
Traduco in vocaboli più moderni e riassumo, ciò che lui scrive a proposito dell'anima.
Argomento piuttosto interessante in questo periodo in cui sembra che l'anima non esista più, i n uomini Zombi dediti al proprio interesse, e dediti a procurare la morte ad altri uomini.
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" l'anima nell'uomo è una certa luce divina creata a immagine del verbo causa delle cause e primo esemplare della sostanza di Dio.
L'anima è un numero che ritorna verso se stesso, sostanziale, uniforme e razionale, che sta al di sopra di ogni corpo materiale
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E' un numero indipendente da tutte le leggi corporali, così da non essere soggetta o divisione e moltiplicazione.
Quest'anima secondo la dottrina dei platonici, procedendo immediatamente da Dio si unisce attraverso intermediari a questo corpo, e a questo scopo nella sua stessa discesa si riveste di un corpuscolo celeste e aereo che alcuni chiamano "il veicolo aereo dell'anima" mentre altri lo chiamano " il carro dell'anima.
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Attraverso questo corpuscolo, esso s'infonde per prima cosa nel mediano del cuore, che è il centro del corpo umano e da li si espande per tutte le membra del corpo; Questo permette di congiungere il calore naturale, attraverso il calore dello spirito e attraverso questo calore immergersi negli umori del corpo e così aderire alle membra avvicinandosi a tutte.
Si trasfonde dall'una all'altra nel medesimo modo che il calore del fuoco aderisce da vicino all'acqua e portandosi verso l'acqua attraverso l'aria.
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Questa similitudine mi è piaciuta tantissimo
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Così è manifesto come l'anima immortale, attraverso il corpuscolo immortale, ossia veicolo etereo, si trova chiusa nel corpo grossolano e mortale.
Quando il tempo è scaduto allora l'anima torna a rifluire tutta al cuore, suo primo ricettacolo, e quando lo spirito del cuore viene a mancare e il suo calore a estinguersi essa l'abbandona e l'uomo muore.
Allora l'anima s'invola con questo veicolo etereo e, , uscita dal corpo, i geni e i demoni suoi custodi la seguono e la conducono dinanzi al suo giudice, dove, pronunciata che sia la sentenza, la condurrà verso la gloria o all'espiazione.
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e allora… buona navigazione, o Navigatore!