I dodici elementi plastici
Spagyria e Alchimia: fra gli amici del sito ci sono curiosi e ricercatori ai quali interesserà molto questo studio a cura del dott. Marco Vittori, un amico de inavigatori
Il dottor Angelini nelle sue lezioni pubblicate sia sulla rivista Kemi Hathor, sia sul Serto di Iside
vol. I & II e, assieme al Gentili, su Il volo dei sette Ibis (tutti delle Edizioni Kemi Milano) mettono in
risalto come la Natura nelle sue manifestazioni, diverse nell'apparenza ma coerenti nella sostanza,
segua analogicamente un ordine prefissato che il ricercatore attento potrà rinvenire anche se non
senza impegno e applicazione. Tale è lo studio che appare sui testi poco sopra nominati
relativamente alla relazione che esiste tra gli elementi plastici, cioè di quegli elementi che
mirabilmente mescolandosi in proporzioni diverse compartecipano del miracolo della vita.
Non vi si trovi una forzatura se tale numero sia di dodici, poiché essi rappresentano una
manifestazione dei dodici nella manifestazione del fenomeno vita.
Essi sono : Ossigeno, Potassio, Azoto, Idrogeno, Fosforo, Zolfo, Sodio, Cloro, Magnesio, Silicio,
Calcio e Carbonio.
Questi rappresentano il 99,98% degli elementi presenti negli organismi viventi, i rimanenti 0,2%
rappresentano gli elementi in tracce definiti meglio col termine di oligoelementi.
Su tali oligoelementi sono stati portati diversi studi che differiscono tra loro nel dare una
classificazione di importanza degli stessi e che spesso ottengono risultati diversi, spesso
contrastanti.
Viceversa nessuno studio scientifico ha mai potuto contraddire l'importanza basilare dei dodici
elementi plastici. Anzi, anche laddove condizioni estreme ambientali suggerissero la possibile
carenza di uno di questi, le analisi hanno rivelato che, magari in maniera minore, vi era comunque
la presenza di tutti i detti elementi nell'organismo analizzato, o perché esso lo aveva assorbito
dall'ambiente esterno o perché lo avevo fabbricato a partire da un altro elemento.
Proiettando i dodici sul mandala dello zodiaco otterremo la distribuzione descritta nel diagramma
seguente.
H
S
N
Na
Cl
Ca
Si C
Mg
O
K
P
I DODICI ELEMENTI PLASTICI
Servendoci di quanto già riportato sulla tabella di Mendeleev in relazione con le forze planetarie
osserviamo i dodici elementi:
Na e K sono in relazione con l'archetipo Venere
Ca e Mg sono in relazione con l'archetipo Giove
C e Si sono in relazione con l'archetipo Saturno
N e P sono in relazione con l'archetipo Mercurio
O e S sono in relazione con l'archetipo Sole
Cl è in relazione con l'archetipo Marte
H è in relazione con l'archetipo Luna
Tavola di Mendeleev1
Notiamo che, il fatto che vi siano alcune forze planetarie rappresentate da più elementi comporta
che vi sia in determinate condizioni e per esseri soprattutto più semplici, la possibilità di
interscambiare all'interno del medesimo archetipo l'elemento con un altro.
Na (sodio) e K (potassio), legati a Venere, sono in continua vicarianza, il che rispecchia tra le altre
cose il morfismo del mondo minerale sia sul piano inorganico che organico.
Per Ca (calcio) e Mg (magnesio) la possibilità di vicarianza risulta essere molto minore anche se
essa è comunque presente, specie nel mondo minerale, meno in quello animale.
Per Si (silicio) e C (carbonio) tale grado di libertà è praticamente ristretto a pochissime specie (una
di queste è l'Equiseto).
N (azoto) e P (fosforo) sono per loro natura ancora meno interscambiabili in quanto non esistono
corrispondenti amminoacidi in cui i gruppi amminici siano sostituiti da gruppi fosfidrili.
O (ossigeno) e S (zolfo) viceversa possono in determinate condizioni essere interscambiabili, così
avviene nel metabolismo di taluni batteri anaerobici2 che utilizzano lo zolfo per la propria
respirazione cellulare al posto dell'ossigeno.
Cl (cloro) poi è molto più abbondante degli altri alogenuri come iodio, bromo e fluoro e quindi la
sua vicariazione è limitata dalle quantità degli altri, in più è uno dei pochi elementi ad avere
moltissimi stati di ossidazione ( ben 5), mentre gli altri alogenuri ne hanno meno.
1 epurata di alcuni elementi per non ingenerare confusione sull'attribuzione planetaria.
2 Anaerobico= che vivono in ambienti poveri di ossigeno
Spagyria e Alchimia a cura del dott.Marco Vittori
H (idrogeno) è l'unico elemento che non può assolutamente essere sostituito da un altro consimile e
di tale unicità ne testimonia lo zodiaco ponendo il suo archetipo, la Luna, in domicilio solamente in
Cancro (segno d'Acqua, la sua esaltazione avviene invece in un segno di Terra, cioè Toro).
Va detto che è l'elemento più "stellare" che sia presente sulla Terra in quanto è il combustibile
primario delle immani reazioni di fusione nucleare che avvengono sulle stelle. Ricordiamo che esso
entra in quel composto particolare che risulta essere l'acqua, che chimicamente possiamo chiamare
ossido di diidrogeno.
La comunanza tra esseri viventi e stelle esiste in maniera analogica nel fatto che entrambi, per
"vivere", necessitano di bruciare materia. Ma mentre le seconde, bruciando materia sottile,
l'idrogeno appunto, divengono sempre più dense; gli esseri viventi e in particolare l'uomo operano
al contrario: bruciano materia rendendola più sottile e l'Uomo giunge persino a spiritualizzarla.
A causa di questo l'idrogeno, che è legato come ricordiamo all'archetipo Luna3, risulta essere
assolutamente insostituibile in tutti i tipi di composti, specie in quelli organici, e sottolineiamo così
che la frase di Cornelio Agrippa "Nulla accade che la Luna non voglia" ha un'altra significativa
conferma.
Il fatto poi che l'idrogeno sia legato al segno del Cancro nel dodecanale ci dà un altro tipo di
informazione; per gli Egizi tale segno rappresentava la "porta degli uomini".
Ricordiamo che secondo la divisione dei quattro elementi il Cancro è un segno legato all'elemento
Acqua (il liquido amniotico, il liquido cefalorachidiano dei quattro ventricoli cerebellari, il liquido
sinoviale del ginocchio e i quattro stagni infernali della Divina Commedia), nonché secondo invece
la divisione triadica appartiene al Sale filosofico in quanto piano più denso e meno "dinamico" dei
tre principi.
Di fronte, in opposizione, troviamo viceversa il Capricorno dove ritroviamo uno dei due elementi di
Saturno è cioè il Carbonio. Dall'incontro dei due opposti si generano gli idrocarburi che hanno
come formula base C-H. Tali idrocarburi sono quasi tutti fortemente infiammabili ovvero
reagiscono con l'ossigeno (Sole di Ariete) per dare due componenti finali cioè acqua e anidride
carbonica che sono i due componenti principali della escrezione di tutti i viventi, che il mondo
vegetale riesce a ritrasformare sotto l'influsso del Sole in ossigeno e sostanze che hanno strutture
complesse quali lipidi, proteine e carboidrati.
Ricordiamo che il Capricorno risulta essere la "porta degli dei" e quindi il Carbonio è l'elemento che
"cattura" l'elemento idrogeno, per sua natura sfuggevole perché gas volatile e lo piega a quelle leggi
archetipali che dominano la Natura.
Ricordiamo che l'asse solstiziale Cancro-Capricorno è analogo alla colonna vertebrale dell'uomo,
come dire che è necessario che lo Spirito si fissi in una manifestazione dove la triade C-H-O
rappresentano la prima manifestazione del divenire in cui l'Uomo entra, consumandosi per poter di
nuovo accedere a livello spirituale. Può quindi essere visto in maniera diversa l'aspetto sia del
controllo dei "fuochi" sia quello della tecnica di respirazione4.
Prendendo in considerazione l'asse ortogonale a quello solstiziale cioè Ariete e Bilancia,
consideriamo che il primo rappresenta l'ossigeno, legato al Sole, l'altro il sodio, legato a Venere.
L'Ariete rappresenta il principio della manifestazione e quindi ciò che viene proiettato, anche se in
maniera "disordinata". Questa reattività è propria dell'ossigeno il quale se puro reagisce con tutte le
sostanze organiche spontaneamente e in maniera esplosiva, operando, come si dice in chimica,
un'ossidazione e quindi riducendosi.
La nostra fortuna di esseri viventi è data dalla diluizione nell'aria dell'ossigeno in una miscela di gas
inerti tra cui l'azoto, legato a Mercurio, che vedremo in seguito, che rendono più lenta la
combustione.
Il sodio è un metallo morbido, grigio argento, che possiede una reattività analoga come violenza
all'ossigeno, tende a incendiarsi, quindi a ossidarsi.
3 In effetti essendo l'idrogeno al di fuori della Tavola degli elementi ci spinge a dire che esso è l'elemento del Cancro,
e non della Luna in senso stretto.
4 Pranayama della tradizione vedanta.
Spagyria e Alchimia a cura del dott.Marco Vittori
Da quanto detto l'asse Ariete e Bilancia regola le reazioni di ossido-riduzione.
Prendiamo in esame gli altri segni.
Il segno del Toro ospita il potassio, elemento che con il sodio è legato, come abbiamo visto in
precedenza, a Venere.
Possiede una reattività simile al sodio, ma la sua giustificazione nel segno del Toro è che esso, sotto
forma di catione, è presente in prevalenza nelle strutture vegetali che nel periodo Aprile-Maggio
esplodono in tutta la loro forza verdeggiante di foglie e di erbe.
Tale affermazione è ancor più comprovata dal fatto che nelle ceneri delle piante sottoposte a
calcinazione o semplicemente nelle ceneri derivante dalla combustione della legna troviamo in
massima quantità il carbonato di potassio, un sale solubile in acqua.
Di fronte al Toro troviamo il segno dello Scorpione domicilio di Marte, dove è collocato il cloro,
appartenente alla classe degli alogeni (alos=sale genos=generatore, dal greco generatore di sale).
Estremamente tossico è un gas giallo arancio fortemente ossidante, reattivo che può unirsi
all'idrogeno dando origine a acido cloridrico. Toro-Scorpione rappresentano quindi le reazioni
acido-base.
Ci si aspetterebbe che il sale cloruro di potassio risulti essere il più importante nei tre regni
(minerale, vegetale e animale). In realtà si trova più facilmente il cloruro di sodio di quanto non si
trovi il cloruro di potassio. La risposta in termini dodecanali è dovuto al fatto che Scorpione è un
segno femminile, e Bilancia maschile quindi per la tendenza a portarsi in una condizione di
neutralità non solo chimica ma anche, ci si permetta spirituale. Marte di Scorpione preferisce legarsi
alla Venere di Bilancia.
Passiamo a Gemelli a cui è legato il fosforo, questo elemento a differenza dell'azoto, altro elemento
legato all'archetipo mercurio, risulta essere estremamente reattivo, tanto da incendiarsi
spontaneamente al contatto con l'aria, nella forma allotropica bianca. Esso è importante sia perché
forma il sale di calcio dell'acido fosforico, il fosfato di calcio, che è insolubile e di cui sono
costituite le ossa dei vertebrati, sia perché entra in quel mirabile energetico dominato dall'ATP
(acido adenosin trisfosfato) e in contemporanea entra nella struttura di memoria replicante degli
acidi nucleici del DNA e del RNA.
Contrapposto a Gemelli troviamo Sagittario, ovvero il calcio. Calcio sta alla base della
manifestazione scheletrica di tutti gli animali superiori sottoforma di fosfato di calcio e nei gusci dei
molluschi come carbonato di calcio. Inoltre esso entra nell'attività di modulazione della attività
autonoma muscolare. In quanto "fissante", limita l'azione devastante del fosforo sopravanzando ad
esso fino a generare "durezza", compattezza ed elasticità. Il "fuoco" del fosforo diviene così sottile,
nascosto e ciò giustifica l'uso di ossa e corna di erbivori fatti dagli antichi in ambito rituale.
Con lo zolfo, legato al Leone, entriamo nell'ambito più nascosto della nostra Terra, quella dei
solfuri. I solfuri imprigionano la gran parte dei metalli pesanti sotto forma di sali insolubili, che
sarebbero dannosi per l'esistenza della vita (come viceversa la nostra civiltà sta sperimentando),
cedendoli lentamente, una volta che lo zolfo viene liberato dall'ossigeno e dall'acqua, sotto forma di
solfati o ossidi idrati. L'azione purificante dello zolfo viene ribadita anche come disinfettante nei
confronti di muffe e di funghi, per questo scopo viene utilizzato puro o bruciato. L'uso per
"disinfettare" ambienti contaminati in maniera più sottile non pone la necessità di soffermarsi oltre
per spiegarne il perché.
In opposto il silicio, appartenente all'Acquario, opera anch'esso nelle viscere della Terra fissando
per lo più metalli alcalini e alcalino-terrosi, ma anche elementi che, per varia natura, non si legano
volentieri allo zolfo per formare solfuri. Silice è poi dato di essere la componente principale assieme
all'alluminio, di segnatura lunare, e all'onnipresente ossigeno, del minerale, peraltro peculiare, che
viene chiamato genericamente argilla, che è il “salto” del mondo minerale nella dimensione
vegetativa.
L'azoto, legato a Vergine, è l'elemento più importante che entra nei mattoni della vita, come
vengono definiti gli aminoacidi. Tale affermazione convalida, pur essendo esso un gas,
l'appartenenza dell'azoto ad un segno di Terra, considerando anche la capacità di sostentamento alla
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vita dell'elemento che viene fissato nella terra ad opera di batteri definiti nitrificatori che,
contrastando la tendenza dell'azoto a reagire solo ad alte temperature e alte pressioni, proprio a
temperatura e pressione ambiente riescono ad imbrigliarlo sotto forma di ione nitrato.
In opposto in Pesci troviamo il magnesio, elemento legato alla luce poiché entra nella composizione
principale della clorofilla, sostanza analoga all'emoglobina degli animali, che trasforma, utilizzando
l'energia solare, l'anidride carbonica del metabolismo animale in ossigeno e in carboidrati. Da
notare come Pesci siano astrologicamente il momento stagionale di preparazione della grande
esplosione vitale legata alla primavera in Ariete, ovvero il magnesio che aiuta a liberare dalle catene
del carbonio l'ossigeno. Ecco riproposto in altra chiave l'eterna lotta di Seth e Osiride e la presenza
rinnovatrice di Horo che aiuta a ricomporre le membra del padre, ovvero la rinascita della Natura.
e allora... buona navigazione, o Navigatore!