Coraggio e Luna Nera in Leone
Mentre in Italia siamo alla guerra delle " Quote Rosa", in Liberia una donna vince le elezioni e diventa Presidente. Che sia vero che donne coraggiose, anche africane, comincino ad alzare la testa! Che sia merito della Luna Nera in Leone?
Mentre in Italia siamo alla guerra delle "quote rosa" e i parlamentari uomini difendono accanitamente le loro posizioni, in Liberia vince le elezioni una donna, la prima in Africa.
Vi allego un articolo del Corriere sull'argomento.
Weah sconfitto dal primo presidente donna !
I risultati non sono ancora ufficiali, ma Ellen Johnson-Sirleaf sta superando di 13 punti l'ex stella del Milan MONROVIA - Il primo presidente donna dell'Africa è stato eletto in Liberia e prenderà le sue funzioni in gennaio.
I risultati non sono ancora ufficiali,anzi sono solo parziali, ma ad oltre metà dello spoglio dei voti la sessantatreenne Ellen Johnson-Sirleaf, economista laureata ad Harvard, sta superando di almeno 13 punti percentuali il suo antagonista, l'ex stella del calcio George Weah.
Un divario difficile da colmare. La Commissione elettorale organizzata dalle Nazioni Unite, gli osservatori internazionali (anche dell'Unione Africana) e le Organizzazioni non governative che hanno monitorato il voto in tutto il Paese, hanno già fatto sapere che la competizione elettorale è stata corretta e regolare. Ma Weah non è daccordo.
In un estremo tentativo di rientrare in gioco, gli uomini dell'ex calciatore hanno accusato la presidente della commissione elettorale, la signora Frances Johnson-Morris, di aver fatto dichiarazioni lesive dell'onorabilità del loro candidato e l'hanno invitata a dimettersi.
Lei ha reagito duramente sostenendo che la delegittimazione del processo elettorale favorisce soltanto chi vuole la guerra. Loro, parlando chiaramente di brogli - hanno rincarato:"Produrremo un rapporto sulle frodi che abbiamo subito".
Ieri sera, proprio mentre i risultati apparivano già chiari, hanno organizzato una conferenza stampa dove sono stati mostrati pacchetti di schede elettorali già votate con il nome della signora Johnson-Sirleaf.>
Davanti alla sede del Congress fod Democratic Change (CDC, il partito di Weah) si sono radunati un paio di centinaia di ragazzi, soprattutto ex combattenti della guerra civile - che urlavano slogan a favore del campione: "Senza il nostro presidente,ci sarà ancora guerra", "Brogli, brogli, avete vinto con i brogli".
Il quartier generale è stato circondato dalla polizia delle Nazioni Unite e verso mezzanotte la protesta è rientrata.
Ora si spera che i delusi e gli sconfitti non pensino di scatenare di nuovo una guerra civile.
La presenza di 15 mila caschi blu,comunque, dovrebbe essere un bel deterrente.
In queste condizioni, comunque,un loro ritiro è impensabile: potrebbe significare un ritorno al caos bellico.
In un'intervista al Corriere della Sera, la signora Johnson-Sirleaf, ha teso la mano al suo avversario. "Non consideratemi ancora presidente, ha precisato con correttezza , finché la commissione elettorale non darà i risultati definitivi. Comunque, la prima cosa che farò, una volta che i risultati saranno ufficiali e definitivi, sarà quella di andare a casa di Weah e chiedergli di entrare nel mio governo. Lui è giovane e ha ancora tanto tempo davanti.
Potrà ricandidarsi ancora parecchie volte e per ora un po di esperienza politica gli serve".
Cosa vuole offrirgli? "Decideremo assieme. L'importante è che venga con me. La Liberia ha bisogno di persone come lui. Gente che vuol combattere la corruzionee il malaffare".
Va sottolineato che alla vittoria di Ellen Johnson-Sirleaf hanno contributo soprattutto le donne. Il grande merito del primo presidente africano donna è stato quella di aver unificato la parte femminile delle varie tribù della Liberia, da sempre in lotta per la supremazia. Per lei hanno votato donne kran, mandingo, kru, gola e di tutte le altre etnie indigene e persino le donne congo, la tribù "importata", quella cui appartengono i discendenti dalle famiglie di schiavi liberati che rientrarono dall'America in Africa nell'800. La sfida più grande? Ellen sorride felice. "Quella di battere la povertà, con il contributo di tutti i gruppi etnici. Speriamo che gli uomini non remino contro.
e allora... buona navigazione, o Navigatore!