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Ritorno a Singapore

...e scopro che questa città-stato prorpio non si vuole proprio fermare

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Nuovi grattacieli, nuovi centri commerciali, effervescenza di costruzioni e gru da per tutto.

Sono voglioso di conoscere, di sapere cosa sta bollendo in pentola e lo chiedo a chi più di altri, più dei giornali e della TV te lo può raccontare nudo e crudo com’è aggiungendoci poi i commenti di chi le cose le vive in prima persona. Queste persone sono i tassiti, così, fra una corsa e l’altra tesso la tela e vengo a conoscenza che nel 2009 apriranno i battenti due mega casino. Tutti in città ne sono coinvolti perché, a detta di tutti, questo avvenimento cambierà l’economia e la vita cittadina perché queste due strutture richiameranno in città gente facoltosa da tutta l’Asia che porterà con se soldi e tutti i problemi che il gioco d’azzardo si tira appresso. Si teme per l’ingresso della mafia, delle droghe, della prostituzione selvaggia, dell’aumento dei costi degli appartamenti, delle camere d’albergo e così andare.

Singapore è retta da più di 30 anni da un presidente diciamo autoritario che è riuscito a fare leggi che permettessero uno sviluppo moderno e democratico e, cosa importate, è riuscito a costruire il sistema di farle applicare queste leggi. Qui il controllo della legalità è ferreo, poliziotti in borghese sono in ogni dove, ti controllano, ti arrestano quando commetti inflazioni. A Singapore non è permesso fare graffiti sui muri, gettare gomme da masticare per strada, neanche fumare per strada è permesso. Non vedi persone che fumano passeggiando, non esiste che tu getti la cicca dove vuoi, esistono apposite aree lungo i marciapiedi dotate di bidone di immondizia con al top un bel grande posacenere dove lo puoi fare.

Questo controllo meticoloso rende la città sicura e vivibile favorendo così sia l’insediamento di attività produttive straniere, che la libera vita sociale dei cittadini. Nessun problema di sera, puoi girare la città in piena libertà muovendoti dove ti pare senza la minima preoccupazione.

In giro per i parchi non vedi siringhe usate per assumere la droga non perché solerti spazzini le rimuovono, no, semplicemente non le vedi perché nessuno si droga. A Singapore non esiste droga, non ci sono drogati, se ti beccano il processo è immediato così come la pena che nella stragrande maggioranza dei casi porta alla morte nel giro di pochi giorni dal processo.

Ritornando ai casino, è epocale la scelta di aprirli perché rappresenta una dura sfida al sistema, a mio avviso se il governo ha deciso questo è perché vuole crearsi una alternativa allo sviluppo che oggi è in gran parte assicurato alle attività che ruotano attorno al suo porto commerciale, uno dei più grandi e funzionali al mondo. Si sente minacciato da una parte dall’emergere di Dubai quale nuovo polo finanziario, dall’altro da Macao quale polo turistico.

Il governo locale controlla molte delle attività fra esse anche i trasporti, governativi sono infatti i 26.000 taxi che circola per la città. Parlando con un tassista più aperto alla mia domanda se avesse paura dell’ingresso della mafia legata al controllo dei casino, mi risponde di no aggiungendo che già il suo governo è una mafia che tutto decide e controlla e che la differenza con le altre mafia è che quella governativa è una mafia buona che porta allo sviluppo e che permette ai cittadini di vivere in pace, in sicurezza ed in prosperità e che è a suo giudizio la cosa migliore che potesse capitare al suo Paese.

In modo automatico ha fatto un paragone con il sistema italiano,…, e mi fermo qui lasciando a te che leggi queste mie poche e mal articolate righe trarre le tue personali considerazioni.

di Bruno Ferrarese



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