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La Lituania, una terra ritrovata!

Questo viaggio è vecchio di alcuni anni... la Lituania si è aperta e sviluppata ma la sua essenza resta così.

Logo de iNavigatoriArrivando in aereo si intravedono in basso degli spazi luminosi: sono gli innumerevoli laghi della Lituania, e vaste macchie scure: sono i boschi di pini e betulle.
Le strade sono diritte, lunghissime, sembrano le strade francesi. Non ci sono montagne, ma solo vaste estensioni pianeggianti e, mano a mano che l'aereo inizia la discesa, si scorgono ondulazioni dolci del terreno. Poche case, piccole, aguzze e poi arriva la città, eccola,si avvicina...
E' Vilnius, la capitale della Lituania. Mi corre incontro mentre l'aereo inizia la manovra di atterraggio. Ecco là in fondo il gruppo di palazzoni immensi, residuo della occupazione Russa. Li ho già visti da vicino, ci ho anche dormito una volta, visti dall'aereo hanno l'aspetto di birilli, sono divertenti, non si sa che le porte degli appartamenti sono imbottite perché non si potessero ascoltare le voci dall'esterno e che i campanelli non hanno nome per ritardare la possibilità di arrivare all'inquilino da parte della polizia segreta. Ora non c'è più questo problema ma il ricordo resta.
Ecco il fiume Neris, sembra un nastro d'argento, eh si proprio come l'Arno, come il Tevere.
Vilnius in certi punti mi ha ricordato Firenze e ha affinità con Roma.
Sorge su sette colli, ha molte chiese barocche, è stata ed è tuttora un baluardo religioso. Viene chiamata anche la Gerusalemme del Nord. Se andate a Vilnius andate a visitare la grande Sinagoga, distrutta dai nazisti, ma ora completamente restaurata.
L'aereo sta virando prima dell'atterraggio ecco, sono in pista.
Come sempre l'atterraggio mi meraviglia, perché in un attimo il cielo e i colori del paesaggio sottostante scompaiono e al loro posto c'è il cemento della pista.
Ci resto male, un sogno è terminato però mi riprendo subito, perché nuove esperienze sono la fuori e mi aspettano.
Non è la prima volta che vengo in Lituania..
Ero già venuta, affascinata da una ricerca storica dove si mescolavano Crociate, San Bernardo e i famosi Cavalieri dell'Ordine Teutonico che divennero poi Ordine di Livonia dopo una aspra battaglia in cui i Lituani ebbero la meglio, anche se morirono a migliaia.
La battaglia avvenne vicino al Lago di Siauilai nel 1236 e io proprio questo lago cercavo e l'ho trovato!
Vicino a Siauilai c'è la famosa Collina delle Croci. Per noi famosa perché la si è vista più di una volta in documentari televisivi e per loro famosa per ciò che rappresenta. E' una piccolissima collina dove i Lituani portano una croce e ve ne sono di diversi tipi, anche fatte con pezzetti di latta, con legnetti incrociati, all'uncinetto. Esiste da sempre, per ricordare le loro tragedie ed è stato un luogo importantissimo durante le rivolte antinazista e antisovietica. Sembra che sia stata spianata più di qualche volta dalle autorità del momento, ma risorgeva immediatamente e ancora più alta:
Si racconta, nel tempo di una notte.
Sono stata alla Collina delle Croci e ho lasciato la mia crocetta, ma poi mi sono sentita una intrusa.
E' un posto strano Siauilai, vi è avvenuta l'ultima grande battaglia contro l'Ordine Teutonico e sembra che vi sia apparsa la Madonna.
La città è stata chiusa agli stranieri fino a pochi anni fa perché aveva importanti installazioni militari, è stata rasa al suolo dalle due guerre mondiali ed è risorta importante e di richiamo. Astrologicamente si direbbe un luogo fortemente scorpionico: di morte e rinascita. Ritorniamo a Vilnius, è una città ridente, allegra, pulita e colorata; si mangia bene e si beve un ottimo caffè espresso in tutti i bar. Vecchi lituani fuggiti durante le deportazioni, stanno ritornando come ricchi canadesi, americani in genere, tedeschi e stanno rimettendo a posto le loro antiche case.
Nella strada principale, sotto i portici c'è un susseguirsi di banchetti dove l'ambra si spreca:, bracciali, collane, orecchini, pendagli, grossi pezzi sciolti e poi tutti i loro articoli di legno intarsiato: cavalli a dondolo di tutte le dimensioni, mestoli, scatole, cestini, e poi gli abiti in lino, giacche, gonne, tovaglie, e i ragazzi che vendono collane di sassi tenuti insieme da fili di rame. E' un mercato ricco ma silenzioso, nessuno vi disturba o vi chiede di comprare ; solo quando guardate un oggetto con interesse il padrone del banchetto, che prima vi fissava quasi senza farsi accorgere, si alza timidamente e se ne sta li in muta attesa. Chiedete il prezzo e ve lo dice. Normalmente non si contratt Questo viaggio è vecchio di alcuni anni, la Lituania si è aperta e sviluppata ma la sua essenza resta così.
a, il prezzo è quello e tutto costa poco, non avete il coraggio di contrattare. E' un paese fatto di essenzialità e loro sono essenziali. Spero che il turismo non li rovini. "Italiana?" mi chiedono, "Sì italiana" ". Oh "fa uno " italiani sempre dicono grazie, prego, buongiorno, buonasera" e se la ride. Resto stupita da questa affermazione. " loro non salutano" mi dice il mio accompagnatore! Infatti ero rimasta male quando entrando in un negozio :" buon giorno" dico, nell'unica parola lituana che conosco: silenzio: " Buongiorno " dico quando esco:.. silenzio. "Non è una loro usanza "mi viene detto: mbèh, io imperterrita continuo a salutare.
C'è ancora un po' di patina di paesi dell'Est ma non molto, però non li conosco a fondo, quindi non posso dire più di tanto. C'è allegria.! Grandi piazze piene di verde, e strade larghe e pulite, stupenda la zona dell'Università. Nella piazza della Cattedrale sorgeva un tempio del XIII secolo dedicato a Perkunas, il dio del Tuono dell'antica mitologia Lituana. Dopo la conversione al cristianesimo il tempio fu sostituito dalla cattedrale che prima fu gotica e poi divenne neo classica; dell'antico tempio resta una torre nei pressi.
Come capolavoro di gotico lituano se vi trovate d quelle parti andate a visitare la chiesa di S.Anna.
Gli alberghi sono un po' cari anche perché Vilnius è ancora una città per uomini di affari e ricchi russi. Cominciano però le prime piccole pensioni e le stanze in affitto presso famiglie.
Da Vilnius si prende la statale per andare a Kaunas, seconda città della Lituania e si passa a fianco dello stupendo lago di Trakai con il Castello gotico del Duca Vytautas.
Bellissimo posto di villeggiatura., Il Castello si trova su di un'isoletta dentro il Lago e fu la prima capitale della Lituania.
Andate a visitare Trakai e poi mi saprete dire. Si può andare a villeggiare d'estate, l'acqua del lago è calda, parola mia. La temperatura estiva in Lituania può superare i 30°,solo che se viene una pioggia si abbassa considerevolmente.
Lì vicino si trova il villaggio dei Karaimi, tribù di guerrieri di stirpe turca che arrivarono intorno al 1400 diventando l'esercito personale di Vytautas, si può assaggiare una ottima cucina turca.
Arrivo a Kaunas, anticamente una importante fortezza che venne distrutta dai Cavalieri Teutonici, oggi un centro simpatico e allegro abbastanza intellettuale, così mi hanno detto.
Altra grande città è Klaipeda, un porto sul mar Baltico. Vi si può arrivare in battello, partendo da Kaunas, lungo il fiume Neumas in circa otto ore di viaggio passando per boschi e prati, salutati qua e là dalle vista delle simpatiche cicogne e dalle pigre mucche al pascolo..
Da Klaipèda si traghetta nella vicinissima penisola di Neringa, dove si trovano il Bosco delle Streghe, le Dune di sabbia i giacimenti di Ambra.
Il Bosco delle Streghe è un posto stranissimo, dove la fantasia può spaziare diventando una realtà scolpita sugli alberi. Streghe, fate, gnomi, leggende, sono tutte lì, anche la leggenda dell'Ambra vi è scolpita.
I Lituani raccontano che l'ambra proviene dal palazzo tutto fatto di ambra della regina del mare e Perkunas, il dio del tuono, lo mandò in frantumi in un momento di ira per punirla perché lei si era innamorata di un pescatore. Infatti l'ambra sul Baltico si trova dopo le tempeste, l'ira di Perkunas, e trovarne dei pezzettini sulla spiaggia non è raro.
In tutta la Lituania si trovano sculture di alberi e sugli alberi. E' la natura che parla e dove si ferma arriva l'uomo che la utilizza.
Ho visto il Museo delle Cose Strane ed è in effetti una cosa strana!.
E' stato concepito da un uomo, un artista, di cui non conosco il nome.
E io mi rivolgo a te uomo di genio che hai pensato a tutto questo. Hai costruito un sogno fatto di tronchi di alberi morti sormontati uno all'altro, formando giochi di luci e colori, perché il cielo ci passa in mezzo. E poi hai utilizzato dei massi grandi e piccoli dove gallerie e finestre naturali si incrociano. Dalle pietre hai ricavato figure, facce, disegni e dove non le hai ricavate già si intuiscono nei chiari scuri della pietra naturale. Tu le hai trovate queste pietre, e hai trovato questi tronchi e mi hai insegnato come la natura non è mai morta, è viva basta che un uomo vivo la sappia amare.
Un incontro importante Il suo nome è M. K. Ciurlionis forse il maggiore pittore della Lituania (1875-1911).
Anche senza essere grandi intenditori di arte, auguro a tutti di trovarsi di fronte alle sue opere e poi possiamo parlarne.
Ha dipinto la musica e attraverso i suoi quadri ha composto musica. Ha dipinto il vento, la neve, la raccolta del grano, ha dipinto l'acqua, ha dipinto l'energia.
La Lituania ha una fortissima energia, la si sente. La Lituania è Acqua perché è tutta un lago, è Terra perché è durezza e fatica è Fuoco perché è energia attiva è Aria perché la senti vibrare, la vedi attraverso la danza delle altissime betulle..
E poi ho incontrato Donatas Butkus e il suo cane Lundas. E 'un Lituano, essenzialmente è tutto ciò che ho capito della Lituania, ufficialmente è un farmacista che ha fatto sei anni di Siberia con un Maestro Mongolo che gli ha insegnato la cura attraverso la medicina tibetana Ha scritto importanti libri lavorando con il medico personale del Dalai Lama., viene richiesto nei congressi più importanti, non solo della Lituania Malgrado questo è inspiegabilmente povero. abita una casa povera piena di libri con il suo cane e non la lascerà mai perché il suo cane Lundas non vuole e perché li ha dormito una notte il suo Maestro.
Bisogna parlare anche delle donne lituane , sono molto belle e molto fiere.
In questo periodo di rinascita sono loro che stanno facendo riemergere la vita e il lavoro; più degli uomini.
Dicono che gli uomini sono lenti e ancora troppo portati alla vodka. In un certo senso è vero! Le donne si alzano all'alba e vanno a lavorare in uno dei tanti piccoli orti poi, molte di loro , vanno in fabbrica o ufficio ,dove occupano anche posti importanti e alla fine della giornata le stesse donne sono capaci di andare a tagliare il fieno o altri lavori .
La gioventù è bella. So di italiani che sono partiti .... lancia in resta.. e sono tornati ...china la testa.
Le ragazze non sono facili da abbordare. Tengono molto ad essere distinte da altre razze, per esempio la russa .
Sono passata per Alitas, una cittadina industriale tutta nuova ai confini con la Polonia e devo dire che se andassero a scegliere le partecipanti a Miss Italia.. volevo dire.. Miss Lituania bhè, erano tutte miss-
Vi ho presentato la Lituania attraverso i miei occhi. Volete altre cose ? Ci sono!.
Ludovica Pasetti



e allora... buona navigazione, o Navigatore!