ESPRESSIONE DELLO ZODIACO NEL CORPO UMANO
DOTT. VICTOR BOTT - SECONDO LE CONFERENZE DI R. STEINER
La cosa più misteriosa e la meno accessibile al pensiero scientifico è l'enigma della forma.
Come mai alla nascita prendiamo una determinata forma? La forma umana si è realizza attraverso delle tappe.
Dall'origine, essa ha successivamente attraversato i differenti stadi degli animali che ha via via superato.
Le idee delle forme animali, idee archetipe, sono state situate, dagli antichi, nel Cielo.
I nostri antenati percepivano ancora le forze creatrici emananti dal mondo spirituale e le esprimevano mediante forme immaginarie che essi chiamavano "il circolo degli animali", lo Zodiaco, perché si manifestava alla loro coscienza quando contemplavano il cielo stellato che era rappresentativo degli archetipi degli animali.
Man mano che i nostri organi sensoriali si sono sviluppati la visione spirituale si è cancellata e dove gli antichi percepivano ancora gli archetipi noi vediamo solo delle Costellazioni.
Fra questi Archetipi e la loro riproduzione materiale è necessario un intermediario, che può essere rappresentato dagli Elohim, gli Spiriti della Forma di cui parla la Genesi.
Non sono queste forze creatrici l'oggetto del nostro studio, ma la relazione fra gli archetipi e le forme umane.
Ciò che gli Antichi percepivano di questi Archetipi, è rappresentato da loro stessi.
Essi hanno disegnato delle forme animali di cui conoscevano le relazioni con la forma umana.
Così, le differenti immagini dello Zodiaco sono state messe in rapporto con le regioni del corpo umano: sono questi rapporti che intendiamo approfondire.
In una conferenza, Rudolf Steiner ha detto: "Con la testa noi prendiamo il Cosmo in noi": Il nostro cranio è l'immagine della volta celeste.
Il fatto di pensare è un modo di interiorizzare il cosmo sotto forma di pensiero cosmico.
Noi crediamo, un pò semplicisticamente, di creare noi stessi i nostri pensieri.
In realtà noi ne prendiamo la sostanza nel Cosmo, il cervello non è che uno strumento di presa di coscienza.
L'uomo può essere considerato come una pianta rovesciata: radici nella testa, foglie nel torace, frutti nell'addome e nelle membra.
Se noi studiamo la struttura anatomica del cervello, scopriamo un'infinità di fili nervosi finemente ramificati che, come radici, vanno a captare questi pensieri venuti dal Cosmo.
Questi pensieri sono formati come si forma una pianta a partire dalle sostanze che le radici mettono nel suolo.
Ricordiamoci che l'albero è spesso l'immagine del sistema nervoso, ma nell'uomo la cosa si rappresenta al contrario.
Nella direzione spirituale dell'umanità, Steiner dice che se si potesse fotografare il cervello alla nascita, cielo e cervello fornirebbero immagini similari e ogni uomo avrebbe il proprio.
Per caratterizzare le forze formatrici della testa, gli Antichi hanno utilizzato l'immagine dell'Ariete.
Essi avevano l'abitudine di rappresentarlo con la testa girata all'indietro, simbolicamente verso il Cosmo e il passato.
Fatto non sorprendente se ricordiamo che le forze che strutturano la testa provengono dall'incarnazione precedente.
Quindi la testa è l'immagine del passato.
Le forze dell'Ariete formano la nostra testa, più esattamente il nostro cranio, con ciò che noi apportiamo dalla vita precedente, e sono queste forze che iniziano l'opera.
La testa e specialmente il sistema nervoso inaugurano lo sviluppo embrionale.
Se queste forze dell'Ariete agissero da sole noi diverremmo un organismo sferico, cosmico, ma incapace di vita terrestre.
Con il Toro cominciamo a discendere sulla terra.
Non è più il cosmo ciò che noi guardiamo ma il nostro perimetro immediato.
Gli erbivori, con la disposizione laterale degli occhi, hanno un angolo di visuale molto esteso e percepiscono tutto ciò che passa attorno a loro.
Con il Toro, che gli Antichi rappresentavano in procinto di saltare, noi interiorizziamo anche i movimenti.
Alla testa immobile, fa seguito il collo - la regione del Toro - che permette di eseguire movimenti in tutte le direzioni: flessione avanti, indietro, a destra e a sinistra, consentendo la rotazione attorno all'asse verticale che costituisce le radici.
Entriamo così in un sistema a tre dimensioni caratteristico del mondo minerale e della terra.
La regione del collo possiede anche l'attitudine ad un movimento molto particolare: quello delle corde vocali e delle labbra, gli strumenti della parola.
Partiti dallo spazio cosmico, abbiamo attraversato il nostro spazio immediato e ci avviciniamo fino al limite del nostro organismo, la pelle (per l'esterno).
Quando ci tocchiamo prendiamo coscienza di noi stessi, come possiamo prendere coscienza degli altri toccandoli, con la differenza che questa presa di coscienza è doppia: così come quando giungiamo le mani nel gesto della preghiera, la mano destra prende coscienza della sinistra (e viceversa).
Attraverso questo doppio contatto la coscienza si intensifica.
Più generalmente si può dire che attraverso i Gemelli l'uomo destro prende coscienza dell'uomo sinistro e viceversa.
Confrontare la destra con la sinistra significa prendere coscienza della loro differenza.
Nella meravigliosa miniatura che egli ha dipinto per "Les très riches heures du Duc de Berry", Paul de Limbourg ha rappresentato l'uomo in rapporto ai segni dello zodiaco.
Lungo ogni braccio ha messo uno dei Gemelli, simbolizzato da una femmina a sinistra ed un uomo a destra.
La differenza tra la destra e la sinistra è uno spazio mediano che permette all'Io di realizzare l'equilibrio fra i vari impulsi materiali e spirituali.
Senza l'Io regnerebbe solo la dualità, la caratteristica dei Gemelli.
Dalla parte destra vi sono le forze del corpo psichico che predominano e dalla parte sinistra quelle del corpo eterico.
Quindi l'Io, e con lui il corpo astrale, è più profondamente incarnato a destra, dove regna una coscienza più risvegliata, mentre la parte sinistra, più sottomessa all'influenza eterica, resta più aperta alle influenze cosmiche, inclinanti al sogno.
In una conferenza tenuta l'8 gennaio 1924, Steiner sostenne che le linee della mano sinistra riflettono il karma e quelle della mano destra l'attività presente.
Questa dualità ci porta ad affrontare il problema dei mancini.
Circa verso il settimo mese di vita, il bambino utilizza la mano destra o sinistra indifferentemente.
In seguito appare la lateralizzazione, cioé l'uso della sola mano destra.
Steiner sostiene che i mancini sono esseri che si sono dati molto da fare nell'incarnazione precedente e che questo ha come conseguenza una debolezza nello sviluppo di ciò che è nuovo nell'organismo della regione inferiore - tronco e membra - contrariamente alla testa che proviene dalle forze del passato.
Chi dovrebbe essere forte, la destra, è insufficientemente sviluppato e la sinistra deve supplire.
Con i Gemelli, siamo alla frontiera dell'organismo: un passo ulteriore ed eccoci all'interno di noi stessi.
E' questo che esprime il Cancro, dove il torace designa come una gabbia (in latino "Cancer" significa barre, griglia).
Mentre con i Gemelli siamo ancora all'esterno, ci sentiamo liberi come se avessimo le ali, con il Cancro noi penetriamo dentro il nostro corpo fisico, anneghiamo dentro il nostro organismo che, in effetti, comporta più del 60% di acqua.
Incarnarsi è questo, diventare prigionieri di un corpo.
Questo processo, che ripetiamo ogni mattina, lo abbiamo inaugurato al momento della nascita, al momento della prima inspirazione.
Ma è solo verso il terzo anno di vita che l'Io, la nostra scintilla divina , è interamente entrato nel corpo, quando il bambino comprende che può dire "io".
Questo processo di interiorizzazione si ritrova nello sviluppo embrionale, quando l'embrione si arrotola e la cavità toracico-addominale si forma attraverso la vagina e si ferma su di lei.
Osserviamo la gabbia toracica: nel suo insieme ha la forma arrotondata, è ancora "testa", ma ogni costola isolata costituisce un elemento allungato, in un certo senso un membro.
Nella costola, dice >Steiner, abbiamo l'equilibrio tra la testa e le membra, fra il cosmico ed il terrestre.
Lo stesso rapporto, ma rovesciato, si ritrova nella colonna vertebrale: ogni vertebra costituisce una specie di piccola testa con la sua parte di midollo spinale simile ad un piccolo cervello ma la radice nel suo insieme è allungata e ricorda un membro.
Scopriamo così un'interessante polarità cassa toracica- 2 radici.
Ritorniamo alla costola: essa presenta, vista dall'alto, una forma spiraleggiante, una larghezza che si accentua dall'avanti verso il dietro e ricorda singolarmente il tracciato del simbolo del Cancro.
Il Cancro, dice Steiner, è un segno materno.
E' la lettera B, il gesto che circonda, che protegge il bambino, il gesto della Madonna.
Madre e Materia (Mater) hanno una radice comune: l'incarnazione che inizia così dolcemente potrebbe diventare per l'Io e per l'anima la sorgente di tribolazioni.
Il corpo fisico è costituito da 4 elementi, il più vecchio dei quali si è sviluppato sull'anziano Saturno.
Perciò è il più perfezionato, è quello dove vi si trova maggiore saggezza.
E' quindi in questo corpo fisico che l'Io si installa durante l'incarnazione, passando dalla luce cosmica all'oscurità della materia.
Di tutti questi processi che si formano all'interno dell'organismo noi non siamo coscienti e non possiamo accedere a questa saggezza grazie alla quale potremmo pervenire alle percezioni interiori.
Questa trasformazione, questo processo metabolico, si rapporta all'elemento liquido - il Cancro è un segno d'acqua - secondo delle leggi musicali sotto l'effetto dell'etere dei suoni, ancora chiamato etere chimico.
Steiner mette il senso dell'udito in rapporto al Cancro.
Dunque: siamo partiti dallo spazio cosmico (la testa) e stiamo penetrando dentro il corpo umano.
Che cosa vi troviamo? Il contenuto, e più particolarmente il cuore.
Da un certo punto di vista potremmo chiamarlo la sede dell'Io.
In effetti, quando noi diciamo "sono io" non mostriamo né la nostra testa né il nostro ventre, bensì il cuore.
E per designarlo nello Zodiaco, gli Antichi hanno scelto il segno del Leone.
Le forze che hanno lavorato per lo sviluppo del cuore sono particolarmente attive in un leone.
Osservate un leone: vedrete quanto la regione del cuore si sia sviluppata in rapporto alla testa o alla regione metabolica.
Il Leone è un segno di fuoco, e quindi non siamo sorpresi che il cuore sia il centro del calore nell' organismo, di quel calore che è precisamente l'elemento nel quale vive l'Io.
La cassa toracica si forma per gastrolazione, che è un fenomeno tipicamente animale.
Questo spazio, dice Steiner, si riempie soprattutto con il cuore.
Ma mentre questo riempimento nell'animale è opera delle forze zodiacali, nell'uomo proviene da impulsi che hanno la loro origine al di là dello Zodiaco.
accediamo in questo modo ad un'altra dimensione spirituale.
Notiamo che il cuore, come tutto ciò che è in movimento nell'organismo, si forma a partire dal cervello.
questo processo embrionale inizia proprio all'imbocco del cervello e solo progressivamente il cuore discende al suo posto definitivo.
Il sangue, al contrario, inizia a formarsi al polo opposto ed anche al di fuori dell'embrione propriamente detto, in un organo chiamato lecitocele.
Mentre il cuore discende, il sangue penetra nell'embrione attraverso il penduncolo della lecitocele e risale verso il cuore che inizia a battere.
Con la luce il sangue si trasformerà ancora in luce interiore all'interno del cuore.
Questo processo è ciò che Steiner chiama "l'interiorizzazione del sangue".
Per comprendere la tappa seguente, quella che corrisponde alla Vergine, bisogna ritornare all'immagine dell'uomo come di una pianta rovesciata con le radici nella testa, le foglie nel torace e i fiori e i frutti nel ventre, la regione che corrisponde al segno della Vergine.
Ciò che viene dalle radici e si è riscaldato nel cuore, matura nel ventre: processo di maturazione che è rappresentato dalla pancia della Vergine.
Ciò che è stato assorbito dai recettori sensoriali diventa sostanza organica: la luce diventa sostanza.
Si è molto sorpresi quando Steiner afferma che la sostanza di tutti i nostri organi - eccetto il cervello ed i nervi - è di origine cosmica e che i nostri alimenti terrestri costituiscono solo un apporto, il materiale di costruzione del sistema nervoso.
Fino ad oggi, nulla ha confermato questa affermazione, ma certi enigmi della fisiologia umana, generalmente passati sotto silenzio, diventerebbero così comprensibili.
Se noi immaginiamo il processo di maturazione della Vergine perseguito al di là del frutto, vediamo apparire il minerale.
Il minerale è l'ultimo momento di un processo: ciò che era energia è divenuto materia, il movimento muore nella forma.
Lo stesso si può dire della mineralizzazione dello scheletro del quale Steiner diceva che è "l'immagine morta dell'Io".
3 Con la Bilancia, il solo segno simbolizzato da un oggetto, siamo a confronto con le forze pesanti della terra.
E' al suo livello che le forze cosmiche della levitazione e quelle terrestri della gravità si incontrano e si equilibrano.
Se osserviamo l'immagine che forma l'inizio della colonna vertebrale, il sacro e l'iliaco, ritroviamo l'immagine della Bilancia.
Si può vedere una bilancia anche nell'immagine formata dall'aorta addominale e la vena cava inferiore (il supporto verticale) e le reni (i piatti).
In realtà, l'apparato renale appartiene solo in parte alla Bilancia: l'alto, il surrenale, appartiene alla Vergine ed il basso, l'uretere e la vescica , allo Scorpione.
Da notare che il rene destro (il piatto destro della bilancia) è piazzato più in basso del sinistro.
Quest'ultimo lo si potrebbe considerare il più terrestre.
Fino alla Vergine, ci siamo inoltrati nel profondo dell'organismo.
Con la Bilancia, la direzione si rovescia: ci dirigiamo di nuovo verso l'esterno, avvicinandoci sempre di più alla terra.
Questa esteriorizzazione si delinea bene nello Scorpione, che corrisponde non solo agli organi genitali ma anche a quelli della secrezione in generale.
Ciò che conta nello Scorpione è l'eliminazione.
Tutto ciò che noi eliminiamo ha caratteristiche di peso, così l'urina trattenuta nella circolazione si comporta da tossico.
Tossici sono anche le feci, il sudore e lo sperma.
Gli organi secretori sono di conseguenza formati tenendo presente l'eliminazione, processo di direzione centrifuga.
Questo processo nell'uomo non è continuativo, ma ritmico.
ad eccezione del sudore (ma la sua formazione non è limitata alla regione dello Scorpione) c'é un accumulo di escrementi nel retto o nella vescica.
Questa ritenzione, inesistente negli uccelli che praticamente eliminano in modo continuo, ha un'importanza considerevole per l'uomo e per lo sviluppo del suo cervello: noi possiamo trattenere i nostri pensieri perché nell'altra estremità possiamo trattenere i nostri escrementi.
Con la direzione centrifuga dello Scorpione siamo pienamente usciti dall'organismo che avevamo penetrato con il Cancro.
Esiste perciò un processo di inversione il cui centro si situa a livello della Bilancia.
Riconsideriamo il cranio: costituisce un osso cavo che protegge le parti molle.
Con la cassa toracica, la sfera si dilata e si allunga con le ali iliache della Bilancia diventando piatta.
Se continuiamo nel movimento, vediamo l'osso piatto arrotolarsi su se stesso dall'altra parte e costituire così il cilindro delle ossa lunghe delle membra.
Ciò che era all'interno si trova allora all'esterno: così le parti molle che erano imprigionate nel cranio, si trovano attorcigliate attorno alle ossa.
Le membra attraverso le quali l'uomo manifesta la sua volontà non sono più formate da forze cosmiche ma da forze terrestri, che abbiamo visto appartenere alla Bilancia.
Certamente lo Zodiaco agisce ancora, ma la sua azione non avviene più in maniera diretta, bensì attraverso la terra e le attività umane.
Il suo districarsi dalla terra e l'opposizione alle forze terrestri permette all'uomo di formarsi le membra.
Come abbiamo accennato all'inizio, se le forze cosmiche, quelle che l'Io porta dal mondo spirituale, agissero da sole, creerebbero un corpo sferico simile agli inviluppi dell'embrione.
Affinché l'uomo sia dotato di membra e sia adattato alla vita terrestre, è necessario che le forze modellanti lavorino conformemente al modello terrestre che dona la madre attraverso il meccanismo dell'ereditarietà.
Questo confronto fra forze cosmiche e terrestri si persegue fino al settimo anno di vita e le malattie infettive ne sono l'espressione.
Questa opposizione prende delle caratteristiche differenti in funzione della natura delle attività umane.
Steiner ha quindi classificato queste attività primordiali dell'uomo in quattro categorie che egli ha messo in rapporto alle ultime quattro regioni dello Zodiaco: Pesci, Aquario, Capricorno, Sagittario.
Con il Sagittario l'uomo diventa cacciatore; con il Capricorno allevatore; con l'Aquario agricoltore; con i Pesci commerciante.
Le altre attività professionali, egli dice, derivano da queste attività fondamentali.
Il cacciatore - Sagittario - all'inizio non aveva il fucile: correva e si comportava come un animale.
La regione delle cosce, cui corrisponde il Sagittario, è quella della forza, è la più muscolosa dell'organismo.
Quando l'uomo utilizzò un'arma, un arco ed una freccia, il Sagittario la dirigeva 4 verso uno scopo attraverso la forza della volontà.
Le membra superiori sono quindi anche loro sotto il dominio del Sagittario; la loro appartenenza ai Gemelli era stata essenzialmente tratta dalla sensibilità (come ali sensibili al movimento dell'aria).
Quindi tutto ciò che è muscoloso appartiene al Sagittario, solo le cosce ne sono la manifestazione più tipica.
Così come un uomo non è Leone solo per il suo cuore, ma per tutto il sistema arterioso con le sue pulsazioni.
Con il Capricorno il rapporto dell'uomo con il mondo esterno si trasforma.
Egli trasforma il carattere selvaggio, indipendente dell'animale (la capra, il cavallo) in semplice e docile, da qui l'immagine mezzo-capra e mezzo pesce del Capricorno.
Dalla durezza dell'ossatura prende spazio la cartilagine articolare, e il liquido articolare o sinoviale.
Questo aspetto del Capricorno risorge particolarmente in certe immagini dove viene rappresentato sorgente da una conchiglia a spirali: si evidenzia così il calcare dell'osso, la cartilagine ed il liquido sinoviale (o interiore).
Forse l'animale è apparso sulla terra quando l'uomo era ancora un essere spirituale o puramente eterico.
Col tempo l'animale si è fissato, mineralizzato e per addomesticarlo era forse necessario renderlo plastico, compiere lo sforzo che le forze del Capricorno realizzano nell'articolazione.
Con le forze dell'Aquario l'uomo diventa agricoltore.
Questo segno è rappresentato con uno o due secchi diversi che versano l'acqua alle piante: questo gesto simbolizza il versamento del nutrimento e la salita della linfa.
La linfa non sale né per capillarità né per pressione osmonica ma in opposizione a queste forze.
Lo stesso procedimento lo vediamo nella circolazione del sangue.
Steiner azzarda che non è il cuore che mette il sangue in movimento ma il movimento del sangue che fa battere il cuore.
Quando le forze eteriche sono deboli il sangue cede, stagna e provoca dilatazione delle vene: si formano le varici che si trovano soprattutto nelle regioni attribuite all'Aquario - gambe e polpacci.
La quarta, fondamentale, attività dell'uomo è il commercio.
Quando il cacciatore ha catturato la preda e l'allevatore l'ha addomesticata, l'uomo prova il bisogno di scambiare ciò che ha con altre cose che non ha.
All'origine il commercio era soprattutto fluviale ed i battelli erano come dei Pesci di cui più o meno hanno conservato le forme.
I battelli dell'essere umano sono i piedi.
Man mano che progredisce, l'uomo sembra sempre di più un natante perché mani e piedi sono sempre in contatto con il corpo ed il mondo esterno..
i piedi portano in direzione della testa e sono quindi in contatto con Ariete e sagittario.
Le mani sono sensibili, prendono e danno, trasformano gli oggetti e quindi sono vicine ai Gemelli.
Lo Zodiaco è un cerchio e ci si può quindi chiedere perché le regioni corrispondenti del corpo umano si allineino dalla testa ai piedi.
Steiner spiega che l'embrione è, in una fase del suo sviluppo, arrotolato su se stesso, ed è questo che porta i Pesci a raggiungere l'Ariete.
Quando il bambino prende possesso della terra, si stabilisce un equilibrio fra le forze cosmiche dell'Io e le forze pesanti della terra.
L'Ariete segna l'inizio, il pesante si manifesta nei piatti della Bilancia.
Il primo asse che incontriamo, partendo dalla Bilancia, è costituito dalla Vergine e dallo Scorpione.
Notiamo subito il simbolo simile, rappresentato dalla M: mentre la Vergine ha la freccia verso l'interiore, lo Scorpione l' ha verso l'esteriore.
Quindi: MATURAZIONE, INTERIORIZZAZIONE 5 nella Vergine; ESCREZIONE, ESTERIORIZZAZIONE (ed anche decomposizione) nello Scorpione.
Il secondo asse è costituito da Leone e Sagittario, cioé cuore e cosce.
tutti e due hanno muscoli, ma il primo è vuoto, il secondo è pieno.
Il cuore mette in movimento il sangue, ciò che di più caldo, di più vivo esiste nell'organismo; mentre i muscoli mettono in movimento le ossa, l'elemento più freddo, più minerale, più "morto".
quindi spiritualità e materialità nelle ossa.
Il terzo asse - Cancro e Capricorno - mostra la docilità dell'asino e l'orgoglio della capra.
Il quarto asse non mostra animali ma umani: i Gemelli e l'Aquario sono entrambi in rapporto con l'aria.
I messaggi delle braccia mettono in rapporto con l'etere della luce; con le gambe ed i piedi la volontà agisce dall'esterno verso l'interno.
La quinta polarità oppone il Toro ai Pesci.
Con il Toro noi siamo entrati nel mondo facendo conoscenza con la terra.
Con i Pesci ci apprestiamo a lasciarla per iniziare un nuovo ciclo.
e allora... buona navigazione, o Navigatore!