Menu:

Links:

- Principale
- Fra due eclissi
- Il 2009 terminò con un’eclisse di luna esattamente il 31 dicembre.
- Giuliana Conforto a Padova
- WikiLeaks fa tremare molti Governi. Finalmente!
- Luna nera e Luna Nuova di Novembre 2010
- Offshore e una storia di case
- Giuliana Conforto a Padova - Conferenza seminario
- Che strane cose stanno avvenendo sul nostro pianeta!


Sono morti quattro bambini

La morte, il 7/2/2011, dei quattro fratellini nel campo nomadi di via Appia Nuova a Roma mi ha interrogato profondamente.

Logo de iNavigatoriLa morte dei quattro fratellini nel campo nomadi di via Appia Nuova a Roma mi ha interrogato profondamente. Si tratta di una tragedia insopportabile, inconcepibile per un paese civile come l’Italia, un dramma della povertà e dell’emarginazione che deve toccare la coscienza di ciascuno di noi e che non può lasciarci indifferenti. Non si può, non si deve morire così, non si può più morire così!
Innanzitutto sono morti quattro bambini – Sebastian, Patrizia, Fernando e Raul – non quattro bambini rom. L’etichetta “rom” di fronte alla morte non solo è stonata, ma rischia di farci prendere già le distanze. Si è parlato di decoro da preservare, di bonifica del territorio: le stesse espressioni che sento usare anche qui a Padova quando si tratta il tema degli zingari e dei campi nomadi: io credo sia arrivato il momento di cambiare il linguaggio… Non si può più dire che i poveri sono una minaccia al “decoro”, sono la povertà e l’emarginazione ad essere “indecorose”!
Il decoro urbano e la fine del degrado, tanto invocati da molti cittadini e ahimè strumentalizzati politicamente da più parti, si affermano quando non c’è più nessuno, rom o non rom, costretto a vivere e a morire in questo modo.
Nelle parole del Presidente della Repubblica Napolitano, che ha reso omaggio alle salme dei quattro fratellini, colgo proprio questo invito a considerare prima di tutto i rom come persone che hanno una dignità e che, in quanto tali, meritano rispetto: “Ai genitori e alla superstite sorella dei 4 bambini Rom orrendamente periti nel rogo del precario rifugio in cui vivevano ho voluto esprimere il sentimento di umana solidarietà che con me oggi provano tutti i romani e gli italiani. E’ stata una tragedia che pesa dolorosamente su ciascuno di noi – ha detto Napolitano – e che ci rende ancor più convinti della necessità di non lasciare esposte a ogni rischio comunità che da accampamenti di fortuna, degradati e insicuri, debbono essere tempestivamente ricollocate in alloggi stabili e dignitosi. Le autorità locali e nazionali - conclude - non possono non sentirsi impegnate ancor più fortemente a dare soluzione a un problema così grave in termini umani e civili”.
Ha detto bene il Sindaco Zanonato: l’uso strumentale della baraccopoli è una soluzione abitativa del tutto inaccettabile. E’ necessario e quanto mai urgente attuare un graduale, ma definitivo smantellamento dei campi; tuttavia non ci si può limitare a questo, non è una questione di mero ordine pubblico! Bisogna trovare soluzioni abitative integrate nel territorio per questa gente – che è quello che si è iniziato a fare a Padova – portando i giovani ad integrarsi all'obbligo scolastico ed inserendo gli adulti nel mondo del lavoro. Questo servirà non solo a ridurre i furti e gli espedienti, ma anche a creare un tessuto sociale che fa della diversità un valore e non un motivo di contrasto.

di Michele Toniato



e allora... buona navigazione, o Navigatore!