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Cercando nella memoria ho incontrato la prospettiva

La materia è energia compressa e per scioglierla è necessaria la memoria dell’amore

Logo de iNavigatoriHo una idea da mettere sulla carta perché non voglio perderla ed eventualmente voglio discuterla con i miei amici navigatori
L'idea parte dalla "prospettiva" nella pittura.
Chiamo la Giuliana che sicuramente è informata ma non la trovo. Chiamo un'altra persona e non mi da le notizie che voglio.
Penso a Giotto e alla bellissima Cappella degli Scrovegni di Padova.
Mi sembra, guardando le immagini, che lui stia cercando di portare le immagini in una spazialità in cui tutto dovrebbe fondersi con lo spazio.
E' Masaccio, morto all'età di ventisei anni, senza dubbio il primo pittore rinascimentale che inventò la prospettiva e lasciò un'eredità che venne presto ripresa da altri pittori operanti a Firenze, quali il Beato Angelico, Filippo Lippi, Paolo Uccello ed altri...
Nell'opera di Leonardo da Vinci, si vede come la riflessione sulla prospettiva analizza la relazione tra geometria e naturalità per poi spostarsi nel corso dei secoli al servizio di gran parte delle rappresentazioni scientifiche del cielo e della terra, della cartografia militare, nei lavori di autori quali Tolomeo e Vasari. L'esposizione si avvale di tecniche multimediali.
E' un lento cammino dove i pittori sono anche dei ricercatori e la pittura è anche scienza,
Con la ricerca della prospettiva entriamo nell'era dello spazio.
Oggi noi viviamo un'epoca in cui tutto ci appare a portata di mano, usiamo il computer, guardiamo la televisione, premiamo dei pulsanti e tutto è lì alla nostra portata e dimentichiamo come l'intelligenza degli artisti del passato abbia indagato mescolando colore, suono e tonalità di toni per conoscere e poter esprimere il distacco verso il cielo e verso l'unità, studi che ci hanno regalato ciò che oggi abbiamo raggiunto e usiamo malamente.
Noi, l'unità la chiamiamo omologazione ma non ricordiamo che la vera omologazione avviene attraverso l'unità dell'anima del pensiero profondo, oggi per la maggior parte delle persone esiste solo una ricerca di unità di capitale o di immagine personale e così non potrà mai esserci unità.
I pittori dell'antichità ricercavano le sfumature che mettevano in relazione la luce con i colori.
Luce e colori sono in relazione con le vibrazioni, con le onde elettromagnetiche.
La ricerca di superare lo spazio ristretto è sempre stato il grande desiderio dell'uomo; noi quando pensiamo all'uomo tendiamo a vedere il suo corpo ma l'uomo è anche anima e spirito che non hanno limiti.
Verso la fine del 1800 A. Grahm inventò il microfono permettendo così di superare uno spazio ristretto nella comunicazione per raggiungere i molti lontani.
Poi arrivò Edison che inventò il grammofono nel 1877 e questo fu molto importante perché le onde sonore che passavano attraverso un microfono potevano essere raccolte, conservate e ascoltate nel tempo.
Attraverso la pittura, la scultura e in seguito la fotografia possiamo conservare le immagini.
Iniziando dal microfono e dal grammofono, finalmente possiamo conservare anche il suono, la voce, una musica, una conversazione.
Ci siamo accorti che il movimento meccanico per esempio del corpo richiede tempo, il movimento elettromagnetico della percezione richiede un attimo.
Vivere l'attimo presente è ciò che i maestri insegnano e questo serve per non cadere nelle solite paturnie.
Nel 1885 ci fu la scoperta del radio, poi arrivò Einstein con la teoria della relatività. Negli anni intermedi ci fu la scoperta dell'energia nucleare, la legge sui quanti.
E' un lungo percorso alla ricerca di uno spazio di cui abbiamo diritto per evolvere per trasformare la materia il luce, in spirito.
La materia è energia compressa e per scioglierla è necessaria la memoria dell'amore.
Lodovica Pasetti



e allora... buona navigazione, o Navigatore!